Gli ormeggi sostenibili SeaForest

I nuovi ormeggi sostenibili previsti dal progetto (azione C.3) sono stati installati presso il Parco Nazionale dell'Asinara!!. Si tratta di ormeggi sostenibili, presentano infatti una boa jumper che ...

I servizi ecosistemici

Le prateria di Posidonia oceanica offrono importanti servizi ecosistemici, ossia benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano. Attraverso lo sviluppo della metodologia SEAFOREST per la ...

C.1 DEFINIZIONE DEI SERVIZI AMBIENTALI CHE GENERA L'HABITAT 1120* PER LA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Stato: in corso

L’azione ha l’obiettivo di definire il tasso di perdita e di fissazione di CO2 delle praterie di fanerogame in relazione ai fenomeni di degrado, e prevede un confronto di dati telerilevati registrati nel tempo per indagare l’evoluzione della struttura delle praterie. Verrà definito un protocollo standard di stima del carbonio fissato per le aree di progetto, ed eseguita una valutazione economica dei servizi di mitigazione.

Il mercato dei crediti di carbonio

NUOVI MODELLI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

Compensare le proprie emissioni con i crediti di carbonio per sostenere la riduzione delle emissioni di gas serra e contribuire concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ovvero gli obiettivi comuni fissati dalla maggior parte dei Paesi membri dell'ONU, che rigardano un insieme di questioni importanti per lo sviluppo.


Ma cosa è realmente un credito di carbonio?

E per quale motivo le imprese dovrebbero utilizzare questo strumento come parte integrante della propria strategia aziendale?

ll credito di carbonio è una vera e propria unità di carattere finanziario che rappresenta la rimozione di una tonnellata di CO2 equivalente dall'atmosfera. Rappresenta il carbonio che è stato evitato, ridotto o sequestrato attraverso un progetto e che può essere acquistato come mezzo per compensare le emissioni.


Il meccanismo dei crediti di carbonio è stato introdotto per la prima volta con l'approvazione del Protocollo di Kyoto - un trattato internazionale che si occupa di ambiente e in particolare del surriscaldamento globale con l’obiettivo della riduzione di gas inquinanti che derivano dalle attività umane. La sua entrata in vigore nel 2005 ha permesso l'adozione del sistema dei crediti di carbonio come vero e proprio meccanismo finanziario in grado di compensare gli effetti di quelle emissioni che non sarebbero state altrimenti ridotte, e tutto questo ha reso possibile l'adozione di strategie di mitigazione del cambiamento climatico ad hoc.

crediti di carbonio come strumento in grado di promuovere nuovi modelli di sviluppo sostenibile hanno un ruolo chiave anche all’interno dell'Accordo di Parigi, in cui per la prima volta si parla del ruolo prioritario che possono avere le aziende nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

Attraverso il semplice processo di acquisto di crediti di carbonio, le organizzazioni indirizzano la finanza verso economie ed ecosistemi in forte difficoltà. Ciò significa che il loro finanziamento non sta solo aiutando a mitigare i cambiamenti climatici, ma contribuisce al miglioramento concreto delle comunità garantendo un miglioramento delle condizioni di vita e apportando benefici sociali, economici ed ambientali su scala globale.

crediti di carbonio sono considerati uno dei capisaldi della cosiddetta "Climate Finance", cioè tutti quei finanziamenti, di provenienza sia pubblica che privata, destinati allo sviluppo di progetti e programmi di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, con il fine di incoraggiare la transizione verso la “Climate Neutrality” e verso uno sviluppo sostenibile.

SeaForest LIFE promuoverà l’uso della Climate Finance per la conservazione e il ripristino delle praterie di Posidonia oceanica. Infatti, attualmente non esistono meccanismi strutturati per valorizzare economicamente le riserve di carbonio (“Blue carbon”) delle praterie di Posidonia. Il meccanismo di “Carbon Market”, ampiamente utilizzato per le attività di mitigazione del cambiamento climatico svolte nell’ecosistema terrestre, non prevede ancora la possibilità di monetizzare le riserve di carbonio nelle praterie di Posidonia.

Il progetto SeaForest LIFE creerà un mercato di scambi volontari di crediti di carbonio appositamente generati dalle attività del progetto. A tal fine, verrà creata una piattaforma informatica a livello nazionale. Nella seconda fase si prevede che la piattaforma e il relativo “Carbon Market” potranno essere estesi per coprire tutti i paesi del Mediterraneo e potranno essere inoltre adattati alle nuove aree marine protette.

Per garantire l’integrità e la trasparenza, il nuovo mercato dei crediti di carbonio sarà ammissibile solo per i crediti quantificati utilizzando la metodologia standardizzata creata dal progetto SeaForest LIFE. Ciò garantirà che tutte le riduzioni delle emissioni vendute siano reali e misurate secondo un approccio scientifico comunemente approvato. Anche le aziende che intendono compensare le proprie emissioni acquistando crediti di carbonio generati dalla conservazione e dal ripristino delle praterie di Posidonia all’interno dei Parchi Nazionali coinvolti nel progetto, devono dimostrare di aver seguito l’approccio delle migliori pratiche, ovvero di aver misurato le proprie emissioni (Carbon Footprint) e di aver svolto attività di riduzione delle emissioni prima di optare per la compensazione delle emissioni rimanenti.

A tal proposito, per sviluppare un valore aggiunto per le aziende, le società che acquistano i crediti di carbonio generati dalle attività del progetto SeaForest LIFE potranno utilizzare il marchio SeaForest LIFE per migliorare la propria reputazione territoriale e inserirsi nei circuiti di qualità promossi dalle Regioni all’interno delle quali i crediti di carbonio sono stati generati.

Il punto di forza del progetto SeaForest LIFE è che riuscirà a creare e promuovere un mercato locale in cui le aziende hanno la possibilità di compensare le proprie emissioni attraverso attività di riduzione e assorbimento delle emissioni di gas a effetto serra implementate nelle immediate vicinanze geografiche. Attraverso il semplice processo di acquisto di crediti di carbonio, le organizzazioni non solo contribuiscono a mitigare i cambiamenti climatici, ma finanziano direttamente le attività di conservazione e restauro delle praterie di Posidonia e contemporaneamente contribuiscono concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) stabiliti dalle Nazioni Unite.

I depositi di carbonio

Il piano degli ormeggi

PER APPROFONDIRE:

I crediti di carbonio

Cos'è il Protocollo di Kyoto

Cos'è l'Accordo di Parigi

Cos'è la Climate Finance

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 

 

Partenariato

 

D.R.E.Am. Italia – BENEFICIARIO COORDINATORE

http://www.dream-italia.it

REFERENTE: Marcello Miozzo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

DREAm è una società cooperativa costituita da lavoratori specializzati nel settore forestale, naturalistico e ambientale. E’ stata costituita nel 1978 e da allora dopo avere realizzato importanti esperienze nella pianificazione forestale nel territorio toscano ha operato con i propri progetti in tutta Italia. Le sue attività sono sempre rivolte alla gestione sostenibile rivolgendosi agli ambiti attinenti allo sviluppo rurale, la conservazione naturalistica, la prevenzione delle catastrofi ambientali e la tutela del paesaggio.

    

ISPRA – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.isprambiente.gov.it/it

REFERENTE: Marina Pulcini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, è stato istituito con la legge 133/2008 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112. ISPRA è un ente pubblico di ricerca, e sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’Istituto svolge attività di ricerca e sperimentazione; attività di controllo, monitoraggio e valutazione; attività di consulenza strategica, assistenza tecnica e scientifica, nonché di informazione, divulgazione, educazione e formazione in materia ambientale, con riferimento alla tutela delle acque, alla difesa dell’ambiente atmosferico, del suolo, sottosuolo, biodiversità marina e terrestre e delle rispettive colture. Il Dipartimento coinvolto nel progetto è in particolare il Dipartimento per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente e per la conservazione della biodiversità che gestisce le attività di rilievo nazionale per il monitoraggio e la valutazione dello stato delle matrici ambientali mare, acque, atmosfera e clima e degli ambienti naturali e della biodiversità.

CNR – IAS – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.cnr.it

REFERENTE: Simone Simeone (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

La sezione (o Unità Operativa di Supporto – UOS) di Oristano studia le interazioni tra gli organismi marini e il loro ambiente, la valutazione dello stato dell’ecosistema marino per la previsione delle performance nel tempo e nello spazio per mezzo di modelli numerici e indagini sperimentali (in situ ed esperimenti di laboratorio in un ambiente controllato). I principali campi di ricerca sono: (1) l’oceanografia fisica e biologica in particolare mediante l’utilizzo di modelli numerici a scala costiera e sub-regionale nell’ambito dell’oceanografia operativa e delle previsioni del mare; (2) la biologia degli organismi con l’ecofisiologia dei pesci; (3) la morfodinamica degli ambienti costieri, cioe’ le relazioni tra l’idrodinamica, il trasporto solido e la variabilità delle caratteristiche morfologiche nelle lagune, nei litorali sabbiosi e nella piattaforma continentale; (4) l’ecologia del benthos e analisi delle reti trofiche (isotopi stabili C e N) negli ecosistemi marini costieri e di transizione; lo sviluppo e l’applicazione di indicatori bentonici di qualità ambientale nell’ambito delle Direttive marine UE; (5) Gestione e conservazione delle risorse biologiche marine con particolare rifermento allo studio di specie protette e delle Aree Marine Protette. 

CARBONSINK group s.r.l. - BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.carbonsink.it

REFERENTI: Ulla Mauno (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), Antonio Guiso (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Carbonsink è una compagnia di consulenza ad alta specializzazione che si occupa dello sviluppo di strategie di sostenibilità sulla compensazione delle emissioni di CO2. Carbonsink si occupa primariamente di progetti di mitigazione finalizzati alla riduzione e compensazione delle emissioni in atmosfera dei gas a effetto serra. In linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCC), assiste i suoi clienti nei loro piani di riduzione e compensazione delle loro emissioni di gas a effetto serra e inoltre supporta organizzazioni pubbliche e private nella ideazione e sviluppo di progetti sul carbonio, molti dei quali hanno generato con successo crediti di carbonio certificati di alta qualità con importanti co-benefici sociali, economici e ambientali.

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.unitus.it/it/dipartimento/dibaf

REFERENTI: Marco Marcelli (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), Simone Bonamano (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

II Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroali­mentari e Forestali (DIBAF), istituito con Decreto Rettorale n. 350/11 del 22.04.2011), nasce dall'unione di compe­tenze scientifiche presenti nelle ex Facoltà di Agraria e di Scienze MM.FF.NN, è un laboratorio di ricerca e di didattica multidisciplinare per l'innovazione scientifica e tecnologica dei processi di valorizzazione, salvaguardia e gestione dei sistemi biologici, delle risorse forestali, della trasformazione e sicurez­za agroalimentare, della salute umana e della chimica per l'ambiente e del territorio in generale, con peculiare attenzione alla sostenibilità ambientale. 

WATER RIGHT FOUNDATION – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.wrf.it/

REFERENTE: Giuseppe Bonanno (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

A partire dal 2002 Publiacqua S.p.A., la società che gestisce il servizio idrico del bacino del Medio Valdarno in Toscana, si è impegnata in progetti di cooperazione in campo idrico. Attraverso la destinazione di un centesimo di euro per metro cubo di acqua consumata dagli utenti, viene costituito il fondo “L’acqua è di tutti” grazie al quale è stato possibile realizzare interventi in quei paesi dove l’acqua è carente o male utilizzata. Nel 2005, i soci fondatori con il contributo degli Enti locali toscani, assieme al mondo scientifico ed accademico creano un’associazione non-profit per la gestione del Fondo stesso: nasce la WATER RIGHT FOUNDATION che, nell’arco di poco più di un decennio ha portato avanti progetti per circa 2.500.000 euro, con un numero totale di beneficiari stimati pari a un milione di persone. Nel 2012 è stata promossa la trasformazione da associazione a Fondazione di Partecipazione ONLUS operando, con questo, anche l’allargamento degli ambiti di azione all’energia, al cibo e alla salute e con ciò orientando il proprio impegno anche verso il tema dei cambiamenti climatici e impegni sul clima di a COP 21. Nasce il progetto “300 miliardi di alberi” che parte dal presupposto che per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050 nel mondo, dovrebbero essere piantati almeno 300 miliardi di nuovi alberi. Il progetto punta a utilizzare tutti gli strumenti idonei per promuovere la piantagione di nuovi alberi – in ogni luogo adatto e da parte di qualsiasi soggetto – e aumentare la capacità di stoccaggio della CO2 nel legno, nelle piante e nel suolo. Non solo un impegno a Terra ma anche uno in favore del mare, tanto da prevedere, nel progetto, una sezione specifica dedicata al BLUE CARBON e rivolgendo, così, l’attenzione alla Posidonia, particolarmente sensibile e diffusa nel mediterraneo, capace di immagazzinare grandi quantità di CO2 eppure oggetto di pressione che dà seguito a importanti fenomeni di erosione.

 

 

PARAGON EUROPE – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.paragoneurope.eu/

REFERENTE: Nadia Theuma (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Paragon Limited, alias Paragon Europe, è una innovativa e internazionale società di consulenza conforme all'UE, con sede a Malta e Bruxelles. Fin dalla sua nascita, Paragon Europe ha cercato di realizzare l'eccellenza competendo con colleghi all'avanguardia nel mercato ultra-competitivo dei finanziamenti dell'UE. Paragon Europe collabora con organizzazioni private e pubbliche, ONG, università, istituti di istruzione e agenzie che offrono vari servizi relativi a programmi finanziati a livello europeo come Horizon 2020, Erasmus +, Europa per i cittadini e altri programmi. Le aree di specializzazione di Paragon Europe includono il cambiamento climatico, l'ambiente (acqua, energia e trasporto) e lo sviluppo delle imprese e delle PMI. Il coinvolgimento di Paragon Europe nelle attività del progetto include coinvolgimento degli stakeholder e capacity building, ricerca, e training. Attraverso un consolidato sistema di gestione interno e la sua vasta rete di connessioni, sia a livello locale che all'estero, Paragon Europe agisce in prima linea nella promozione di strumenti di gestione della conoscenza per la valorizzazione e lo sfruttamento dei risultati del progetto e trasferimento della conoscenza. Paragon Europe è anche il principale punto di riferimento a Malta per il Climate-KIC, una comunità europea per l'innovazione e la conoscenza; inoltre Paragon Europe è membro del Fuel Cells  and Hydrogen Joint Undertaking.

 

PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO DI LA MADDALENA – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.lamaddalenapark.it/

REFERENTI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena - ente pubblico non economico  istituito con la legge n.10 del 4 gennaio 1994 - si estende su una superficie di circa 18.000 ettari. Il Parco comprende tutta l'area marina dell'Arcipelago di La Maddalena (13.000 ha) e quella terrestre (5.134 ha) di isole e isolotti appartenenti al territorio del Comune omonimo per 180 km di coste; esso, infine, include il SIC ITB010008 e la ZPS ITB010008. Posto nelle acque dello stretto di Bonifacio - tra Sardegna e Corsica - il PNALM è parte del territorio dello Stato italiano e Sardo dell'istituendo Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio, per la cui realizzazione l'Ente Parco coopera con gli organismi corsi preposti alla tutela dell'ambiente: in tale contesto nel 2012 è stato formalmente istituito il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale PMIBB. In questo contesto, l’Ente opera per preservare i beni ambientali, culturali e storici dell'Arcipelago di La Maddalena; favorire la conoscenza dell'ambiente naturale (es. educazione e sensibilizzazione ambientale); valorizzare le attività economiche tradizionali; favorire una corretta e più qualificata fruizione dei beni ambientali promuovendo forme di economia compatibili; favorire  gli  scambi  di  esperienze  con  altre  aree  protette  con  particolare  riferimento  allo  spazio transfrontaliero  Sardo-Corso. L’Ente Parco, dati i suoi fini istituzionali, vanta competenze ed esperienze specifiche relativamente alle attività  di  monitoraggio  in  genere  e  di  tutela  dell’ambiente  marino  con  particolare  attenzione  alla salvaguardia delle praterie di Praterie di Posidonia A tale proposito regolamenti e monitoraggi sono volti a minimizzare e valutare la pressione antropica (es . turismo, diporto ecc.) su tale habitat prioritario 1120* Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae). Il PNALM gestisce anche il centro di Educazione Ambientale Situato in loc. Stagnali (isola di Caprera) che ospita due piccoli musei e una foresteria.

PARCO NAZIONALE DELL’ASINARA – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.parcoasinara.org/

REFERENTI: Pietro Paolo Congiatu (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); Vittorio Gazale (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Il Parco Nazionale dell'Asinara, istituito con la legge n. 344 dell'8 ottobre 1997, si estende su una superficie di circa 5.200 ettari. Il Parco comprende l'Area Marina Protetta Isola dell'Asinara, che circonda l’Isola dell’Asinara e ha un’estensione di circa 108 km2, il Sito di Importanza Comunitaria Isola dell'Asinara ITB010082 e la Zona a Protezione Speciale Isola Asinara  ITB010001. E' situato nella provincia di Sassari. L'Ente Parco opera per preservare  i beni ambientali, culturali e storici dell'Isola dell'Asinara; favorire la conoscenza dell'ambiente naturale; valorizzare le attività economiche tradizionali; favorire gli scambi di esperienze  con  altre  aree  protette,  in  particolare  con  gli  altri  parchi  sardi  come  il  Parco  Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. L'Ente Parco ha competenze specifiche per quanto riguarda attività di monitoraggio  per  la  tutela  delle  praterie  di  Posidonia  oceanica,  che  hanno  un  estensione  notevole all'interno del Parco stesso. L'Ente Parco ha tra le sue competenze primarie (Legge 327/1991) l’educazione e la sensibilizzazione ambientale finalizzate alla conservazione della biodiversità e del paesaggio. A questo scopo gestisce il CEAS.inara, situato sull’Isola dell’Asinara in località “Cala Reale”. Esso è nato nel 2009 come Centro di Educazione Ambientale e Sostenibilità nell’ambito del sistema INFEA – Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale della Sardegna, e per la sua mission e organizzazione operativa si ispira ai principi del Sistema di Qualità per l’Educazione Ambientale (S.I.Q.U.A.S.) promosso nel 2010 dalla Regione Autonoma della Sardegna.

PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI – BENEFICIARIO ASSOCIATO

http://www.cilentoediano.it/

REFERENTE: Romano Gregorio (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è istituito nel 1991, mentre nel 1995 è istituito l'enteper la sua gestione. L'area naturale protetta di circa 36.000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181.048 ettari. Dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco.  L’Ente Parco ha il compito di perseguire le seguenti finalità di tutela ambientale e di promozione sociale: tutelare, valorizzare ed estendere le caratteristiche di naturalità, integrità territoriale ed ambientale; promuovere attività di ricerca scientifica e studio di educazione ambientale nonché concernenti la crescita culturale delle popolazioni residenti. L’Ente persegue le finalità di tutela del suolo, della fauna e della flora attraverso la redazione dei piani di Gestione delle aree SIC e ZPS e gli studi, ricerche e monitoraggio nel campo della conservazione della natura. Il parco comprende due Aree Marine Protette: l'Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate e l'Aria Marina Protetta Costa degli Infreshi e della Masseta, entrambe istituite nel 2009. All'interno di tali aree sono presenti, oltre ad altri habitat prioritari, estese praterie di Posidonia oceanica (habitat 1120*).

NETWORKING

Nei progetti LIFE è molto importante la collaborazione tra progetti che si occupano di tematiche simili, allo scopo di scambiare esperienze e obiettivi. Per questo abbiamo avviato azioni di networking con i seguenti progetti:

POSBEMED2

Il progetto Interreg Med-POSBEMED2 si prefigge di capitalizzare i risultati del precedente progetto POSBEMED, il cui obiettivo è stato quello di definire una strategia comune per la gestione sostenibile delle spiagge con banquettes di Posidonia oceanica.

STRONG SEA

STRONG SEA – Survey and TReatment ON Ghost Nets Sea LIFE – è un progetto finanziato nell’ambito del programma  LIFE, settore prioritario Natura e Biodiversità, sui fondi stabiliti nella programmazione 2014-2020. Il progetto è formalmente iniziato nel dicembre del 2021 e ha una durata di 5 anni.

Scopo del progetto è proteggere e migliorare lo stato di conservazione degli habitat prioritari Posidonia oceanica e Coralligeno,  entrambi inclusi nella Direttiva  92/43/CEE (Diretiva Habitat) e nella rete dei siti Natura 2000.

 

BESS - Pocket Beaches Remote Monitoring Systems

Le Pocket Beaches (PB), letteralmente “spiagge tascabili”, sono piccole spiagge, limitate da promontori naturali o artificiali capaci di condizionarne il clima d’onda locale e la dinamica della linea di riva, con lo spostamento dei sedimenti provenienti da terra da apporti solidi di brevi corsi d’acqua o dall’erosione delle falesie retrostanti oppure da mare dovuti a sovralluvionamenti di corsi d’acqua viciniori, o da depositi dovuti a tempeste o a tsunami.

Il progetto “BESS”Pocket Beach Management & Remote Surveillance System si propone di realizzare un sistema di gestione di specifiche nicchie ambientali, basato su un piano di monitoraggio attivo a basso costo e ad alta componente tecnologica. I futuri piani di gestione, sulla base di una mappatura di dettaglio degli ambienti interessati, permetteranno di realizzare dei sistemi di difesa, non necessariamente strutturali, ma basati sulla buona pratica di gestione continua al fine di sfruttare la resilienza intrinseca del sistema piuttosto che irrigidirla con massi naturali o artificiali.

BARGAIN

Il progetto BARGAIN si propone di coniugare le esigenze di fruizione delle spiagge con la salvaguardia degli ecosistemi costieri in un modello pilota di SPIAGGIA ECOLOGICA, esportabile su scala nazionale/internazionale.

Questo nuovo modello di gestione della Posidonia spiaggiata ne evita il conferimento in discarica e, solo nei casi in cui non è possibile mantenerla in loco, ne promuove il riuso coerentemente con i principi dell’economia circolare e nel rispetto degli ecosistemi costieri.
La Posidonia spiaggiata può essere valorizzata grazie al brevetto ENEA n. 1424765 (depositato il 24.3.2014 e rilasciato nel 2016), con la creazione di elementi di arredo balneare (imbottiti con le foglie). Questa tecnologia, scelta per il progetto BARGAIN, è stata già sperimentata in diversi progetti nazionali ed internazionali (tra cui STRATUS, ES-PA) e nel 2019 è stato depositato il Marchio Europeo “Sidonia”.


LIFE 14/CCM/ES/000957 - LIFE BLUE NATURA

L'obiettivo principale del progetto LIFE Blue Natura è di quantificare i depositi di carbonio e i tassi di sequestro degli habitat di torbiere e praterie di fanerogame marine in Andalucia, una regione nel sud della Spagna. L'accento sarà posto su ciò che si accumula nei fondali marini, analizzando gli sviluppi futuri previsti, dal tasso di perdita di carbonio a potenziali tassi di fissazione e accumulo di carbonio, e il rapporto di emissione / sequestro di carbonio in atmosfera da parte delle praterie danneggiate. Queste informazioni consentiranno una quantificazione approssimativa dei servizi ecosistemici creati da questi habitat. Questo dovrebbe anche incoraggiare iniziative già esistenti a finanziare progetti di conservazione e ripristino degli habitat che contengono riserve di blu carbon e lo sviluppo di politiche chiave per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico, con particolare attenzione allo scambio di emissioni di carbonio o al mercato dei crediti di carbonio.

LIFE16 GIE/IT/000761 - LIFE SEPOSSO

Il progetto Life SEPOSSOSupporting Environmental governance for the POSidonia oceanica Sustainable transplanting Operations, coordinato da un nostro partner, ISPRA, ha l’obiettivo di migliorare la Governance italiana dei trapianti di Posidonia oceanica, habitat marino prioritario 1120* sensu Direttiva Habitat (1992/43/EEC), eseguiti per compensare i danni causati da opere e infrastrutture costiere. Il progetto si avvale della collaborazione di numerosi stakeholder con cui ideare e applicare buone pratiche e strumenti software innovativi, che permetteranno di aumentare l’efficacia della pianificazione e del controllo delle attività di trapianto. Ciò permetterà di contribuire all’applicazione della legislazione ambientale europea (EIA-2014/52/EU e MSP-2014/89/EU) e di sensibilizzare i cittadini sull’importanza e sul rispetto delle praterie di P. oceanica e dei siti marini della Rete Natura 2000.

Sei un soggetto interessato alla conservazione della Posidonia oceanica, ai crediti di carbonio o alle altre tematiche del nostro progetto? 

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