
Blue Carbon nel Mediterraneo: a Milano l’evento SeaForest durante la One Ocean Week
Milano, 23 maggio 2025 – Presso il suggestivo One Ocean Dome in Piazza XXIV Maggio si è svolto l’evento “Progetti Blue Carbon nel Mediterraneo – Dai progetti pilota ad azioni climatiche su larga scala”, un incontro che ha riunito esperti, ricercatori e attori istituzionali impegnati nella conservazione delle praterie di Posidonia oceanica, uno degli ecosistemi marini più strategici nella lotta al cambiamento climatico.
Posidonia oceanica: un alleato naturale sotto attacco: il Mar Mediterraneo, bacino semi-chiuso e fortemente vulnerabile ai cambiamenti climatici, si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale. In questo contesto, le praterie di Posidonia oceanica rappresentano un patrimonio ecologico e climatico fondamentale: assorbono fino a 1.500 tonnellate di CO₂ equivalenti per ettaro e ospitano circa il 20% delle specie marine mediterranee. Tuttavia, negli ultimi 50 anni, è andato perso il 29% di queste praterie, rendendo urgente una risposta coordinata.
Dai progetti pilota alla sfida della scala: progetti come SeaForest LIFE, attivo nei Parchi Nazionali della Maddalena, dell’Asinara e del Cilento, e Blue Forest, realizzato a Cala di Volpe (Sardegna), rappresentano esempi virtuosi di tutela e riforestazione marina. Tuttavia, manca ancora una “massa critica” capace di generare impatti su vasta scala.
Una delle chiavi per il salto di scala è la certificazione dei crediti di carbonio associati ai posidonieti. A oggi, esistono metodologie scientifiche per quantificare in modo verificabile le emissioni evitate e rimosse grazie al ripristino delle praterie, come quella sviluppata dal CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e dall’Università della Tuscia. Tuttavia, nessuna è ancora stata riconosciuta da uno standard autorevole.
Un confronto strategico tra ricerca, istituzioni e standard: durante l’incontro, si è svolta una tavola rotonda moderata da Jan Pachner (One Ocean Foundation) e Andrea Maggiani (Carbonsink), che ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come Ian Short (Social Carbon), Saverio Maluccio (CREA), e rappresentanti di istituzioni scientifiche come CMCC, le Università di Genova, Sassari e della Tuscia.
Al centro del dibattito: il riconoscimento ufficiale delle metodologie di calcolo avoidance/removal; le lacune scientifiche e operative attualmente presenti; l’identificazione di metriche affidabili per monitoraggio e replicabilità; la necessità di linee guida comuni per l’inserimento dei posidonieti nei mercati volontari del carbonio.
Un ecosistema di attori per la tutela del mare: tra i relatori, rappresentanti di D.R.E.Am. Italia e del Parco Nazionale dell’Asinara hanno illustrato le attività del progetto SeaForest, mentre Oceancy ha raccontato l’esperienza del progetto “Save the Wave” alle Tremiti. Presente anche la Fondazione One Ocean con il progetto Blue Forest e partner accademici di rilievo come ricercatori dall'Università di Genova e di Sassari. Il confronto ha messo in evidenza l’urgenza di un’alleanza operativa tra scienza, finanza climatica e istituzioni, capace di trasformare le praterie sommerse in strumenti riconosciuti e remunerati di mitigazione climatica.

Posidonia oceanica: buoni segnali di attecchimento nell’Area Marina Protetta di Baia degli Infreschi
Proseguono con successo le attività di monitoraggio dell’impianto sperimentale di ricucitura delle matte di Posidonia oceanica danneggiate dagli ancoraggi, realizzato nell’ambito del progetto presso l’Area Marina Protetta di Baia degli Infreschi, nel Cilento.
I ricercatori di ISPRA, con il supporto operativo dei Carabinieri Subacquei del Nucleo di Napoli, stanno rilevando un incremento significativo dell’attecchimento delle talee di posidonia nell’area di intervento.
Un risultato che lascia ben sperare sull’efficacia della tecnica di “ricucitura” sperimentata dal progetto, già applicata con ottimi risultati in altre aree pilota, come l’Area Marina Protetta dell’Asinara e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, dove si registra una sopravvivenza dell’80-90% delle piantine trapiantate.
L’iniziativa si inserisce tra le azioni di restoration attiva degli ecosistemi marini previste da LIFE SEAForest, con l’obiettivo di ripristinare habitat chiave per la biodiversità e fondamentali per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Programma evento SEAFOREST, mercoledì 24 luglio 2024









Monitoraggio delle ricuciture della matte di prateria di Posidonia oceanica
Il 31 marzo e 1 aprile 2025, i ricercatori ISPRA, con il supporto del personale del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, hanno condotto un’attività di monitoraggio delle ricuciture sperimentali delle matte di prateria di Posidonia oceanica.
L’intervento, realizzato nell’ambito dell’Azione C5 del progetto SeaForest LIFE, ha riguardato le talee trapiantate nei mesi di novembre 2023 e aprile 2024, utilizzando stuoie in fibra di cocco posizionate sul fondale marino.
I risultati del monitoraggio sono estremamente positivi: è stato rilevato un tasso di sopravvivenza delle talee pari al 90%, un dato che conferma l'efficacia della tecnica sperimentale di ricucitura adottata e che rappresenta un passo importante per la tutela e il ripristino degli habitat marini sensibili.
Questo intervento si inserisce all'interno delle azioni concrete volte alla conservazione degli ecosistemi sommersi del Parco e al contrasto della perdita di biodiversità marina.
📺 Per approfondire, guarda il servizio realizzato da Teleregione Live – Sardegna:
👉 [link qui]

Evento SEAFOREST, mercoledì 24 luglio 2024
Mercoledì 24 luglio 2024 si terrà presso la sede del Parco Nazionale Cilento Vallo Diano e Alburni a Castellabate presso la Villa Matarazzo il Workshop nazionale sulla tematica della gestione della Posidonia oceanica spiaggiata dal titolo. “La Posidonia spiaggiata, metodi sostenibili per una gestione attiva” . Partecipano all'evento i beneficiari del progetto LIFE SeaForest ma anche istituzioni pubblica, della ricerca scientifica, del mondo imprenditoriale, che a vario titolo hanno sviluppato esperienze su questa tematica. Seguite le notizie sul sito e sulla pagina Facebook, nei prossimi giorni sarà pubblicato il programma definitivo.